Buon Decennio

Recentemente ho molto trascurato il blog, che già non ho mai curato come avrei dovuto, se non nei ritagli di tempo e con poco impegno, a dire il vero. Beh?

Ci scrivo sempre più raramente. Sì.

Manca l’ispirazione? No.

Mancano gli argomenti? No.

Manca un fine? Sì.

Eppure… il suo metabolismo basale (il record giornaliero è di 1.147 visite, ma non scende mai sotto le 250) lo ha portato a raggiungere la ragguardevole quota di 200.000 visite (vedi contatore in alto a sinistra).

Il problema (oddio, problema… diciamo il problemino, esagerùma nèn) è che questo blog era nato con una funzione precisa. Ventisette mesi fa, quando partecipavo attivamente alla vita politica. Era un blog di scopo.

Da allora molte cose sono cambiate. Ma va là? Sì.

Non partecipo più attivamente alla politica, punto primo. (I motivi li sa chi ha seguito il blog).

Secondo: i blog, con l’avvento di Facebook, Twitter, FriendFeed ecc. sono diventati meno efficaci, se non li si nutre interagendo con quelle reti sociali. Io non ho tanta voglia di nutrirlo, devo già dar da mangiare ai gatti.

Terzo: ho provato a trasformare il blog de-personalizzandolo, variando gli argomenti, aprendolo anche a quelli non locali. L’operazione non è riuscita. Eh? Non è riuscita. Un po’ perché il tentativo è stato timido. Ma soprattutto perché non si possono disorientare i lettori, con un prodotto (ehm) né carne né pesce. La storia non si cancella, l’imprinting tantomeno.

Questo blog è stato per lungo tempo il più seguito in Valle (o uno dei più), anche se gli articoli dei giornali locali, quando si occupano dell’argomento, non lo hanno mai scritto. Me tapino.

Che funzione ha avuto? Ne ha avuta una? E’ stata una voce libera (senza padroni o padrini, senza appartenenze ideologiche o partitiche, senza condizionamenti di sorta). Ma serve una voce libera da queste parti? Non lo so più. E adesso comunque qualche altra voce libera in rete c’è (Patuasia, VdaToday, ad esempio). Posso chiudere, se chiudo, senza troppi scrupoli (scrupoli?).

In questi ventisette mesi ho scritto 487 post (compreso questo) e i lettori hanno contribuito con 2.480 commenti, di cui 2.427 approvati (recentemente, superata la fase dell’eccessiva liberalità, ho cancellato a priori persone con cui non gradivo entrare in contatto, perché mi avrebbero avvelenato, non la vita ma i pozzi sì).

I commentatori assidui sono stati una decina. Pochi (pochi?), ma è un fenomeno abbastanza comune. Anche se qui in Valle sicuramente più accentuato. E poi adesso molte persone preferiscono dire la loro su Facebook (spesso un po’ a cazzo, come direbbe una mia amica molto fine).

Scrivo queste riflessioni la sera dell’ultimo giorno del 2009. C’è un po’ di confusione sul fatto che sia la fine del decennio, o degli anni Zero, come sono stati battezzati solo di recente. Forse è una fine anticipata di un anno, ma non importa. Da domani secondo i giornali iniziano gli anni Dieci. Un’altra epoca, dove forse i blog come li abbiamo fatti fino a oggi scompariranno. Nascerà un altro modo di comunicare, e anche Facebook sarà spazzato via (sono in vena di profezie).

Tanti auguri (di buon decennio) a tutti coloro che hanno seguito il blog, in particolare a quelli che l’hanno apprezzato. Quelli che l’hanno detestato, o l’hanno trovato sgradevole, non avranno certamente letto fino a qui.

Il mio arrivo alla maratona di Berlino, davanti a una danese un po' esaltata