Jeanne Nanniniz

La festa della Valle d’Aosta, nata per celebrare la cultura valdostana (anzi, la civilisation valdôtaine) ha il suo clou questa sera con il grande concerto di Jeanne Nanniniz, uno dei prodotti più alti di questa civilisation.
Ecco la biografia di questa nostra grande cantante, che il mondo ci invidia.

Jeanne Nanniniz nasce a Champdepraz nel 1956. Studia pianoforte all’Istituto Musicale di Aosta, dopodiché si trasferisce a Champoluc per dedicarsi alla carriera di musicista, studiando fra l’altro composizione con Luis de Jariot. Jeanne inizia a presentarsi a varie case discografiche tra Sarre e Saint-Christophe, e dopo aver detto di no al Lou Tintamaro di Cogne, che voleva fare di lei una cantante con abito tradizionale e capelli raccolti, colpisce l’attenzione dei Trouveur Valdôtain. Dopo aver militato nella Compagnie de la Doire, torna da Gaetano Lo Presti, che le produce per la Disques Patoisants il primo album “Jeanne Nanniniz” nel 1976. Jeanne è autrice di tutti i testi e le musiche. Il primo grande successo è il singolo Valdaosta, uscito nel 1979 accompagnato dall’album Gran Paradiso, che apre la cantante valdostana al mercato eporediese. La copertina di Gran Paradiso raffigura la statua della libertà che impugna un vibratore a strisce rosse e nere (che richiama quindi la bandiera valdostana). Nel 1982 sigla l’album Aosta Valley Lover, un grande successo intermontanaro, dove il rock della Nanniniz diviene arpitano. Nel 1983 interpreta Tranquilla nel film “Sogno di un’incornata di fine estate” di Paul Maccari. Realizza il video di Foto a una manza (per la regia di Adriana Vierin) per poi partire con un tour in media Valle di grande successo. Nel 1986, esce l’album Profumo con il quale, trascinata dalla canzone Zenta e impossibile (Vallaye), si aggiudica due dischi di legno alla Fiera di Sant’Orso. Nel 1990 registra la canzone Un’estate valdostana, nota anche dalle prime parole del ritornello come Notti magiche (in alpeggio), sigla della finale della Bataille di Valdaosta ’90. Nel febbraio 2006 pubblica il disco Grazie. Il primo singolo estratto, Mi stai sull’anima, dedicato a un certo Luciano, riporta la cantante champdepraziese al primo posto della classifica valdostana. Nel 2008 la canzone Montagnes valdôtaines, scritta dalla Nanniniz per Giò Di Mucca e Lola Pouzo, è stata accusata di plagio. Il ritornello ricorda, in effetti, la melodia di Montagnes Pyrénées, però manca ancora un pronunciamento ufficiale della magistratura che stabilisca se si tratta effettivamente di plagio o di mera somiglianza.